Mancava dalla scena discografica da tre anni e mezzo e, diciamolo... doveva, poteva e voleva tornare alla grande.
Mesi fa gli staff dei tre differenti gruppi coinvolti (il management, la tour agency e naturalmente la discografica) hanno iniziato a confrontarsi su una serie di idee.
Subito s’era evidenziato un problema, non insormontabile ma sicuramente da considerare: durante la sua carriera più che trentennale, aveva già fatto di tutto; ogni tipo di presentazione, press conference, lancio planetario, e via discorrendo. Mancava quell’elemento di novità che motivasse (ulteriormente) e giustificasse l’imponente macchina organizzativa che stava per partire.
- “Facciamo un live. Chiamiamo i migliori musicisti.“
Detto così. Una rasoiata. Un singolo evento live, naturalmente gratuito, per lanciare un disco. Una parte dello staff ha cominciato a ipotizzare un budget, l’altra parte ha iniziato la ricerca della location: avrebbe dovuto essere speciale, particolare, da sogno. Parallelamente la ricerca artistica procedeva, non senza intoppi (poi tutti superati) e la produzione cominciava ad immaginare la realizzazione dell’evento.
Italia, Europa, Africa, Asia ... è spuntata praticamente qualunque ipotesi per la location. Brain-storming, discussioni, confronti (litigate? Anche). C’era un nuovo momento di empasse: anche il confronto con i costi diventava di prioritaria importanza. Si fa? E soprattutto: dove si fa?
- “Lo facciamo a casa. A Cinecittà. Diciamolo a tutti.“
Il resto, ormai, è una storia che conosciamo... che conosciamo bene perché ne siamo stati gli indiscussi protagonisti: lui con la voce, tutti #NOI con il cuore.
È tornato. Come voleva, doveva e poteva. Alla grande. Anzi... alla grandissima.
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